Ogni due lunedì ti mando un’email che parla di scrittura inclusiva, storie variopinte e begli esempi di rappresentazione e accessibilità sul web.
Tutto condito con un po’ di vita catalana e salsa brava.
Ojalá è una parola che in spagnolo esprime speranza. Deriva dall’arabo wa-šā’ allāh (“se Dio vuole”).
Si pronuncia [oxaˈla], ecco un esempio:
Il dizionario ti dirà che ojalá in italiano si traduce come magari!
Il sito della Real Academia Española la definisce come un termine che denota un forte desiderio che qualcosa accada.
È una di quelle espressioni dai significati molteplici, che cambia senso anche in base all’umore con cui la si pronuncia.
La parola ojalá contiene speranza, voglia di fare, desideri da realizzare, amori da coltivare o lasciare nel passato (e questo me lo ha insegnato bene Silvio Rodríguez).
Sono, in pratica, gli stessi ingredienti con cui alimento le mie giornate e continuo il mio percorso nei linguaggi inclusivi.
Mi piaceva riassumerli tutti nel nome della mia newsletter professionale.
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Se ti piace, ne sono felice; altrimenti no pasa nada, come dicono qui in Spagna, potrai cancellare l’iscrizione in qualsiasi momento.
Nel caso avessi bisogno di qualche dritta, io ti consiglierei di iscriverti a Ojalá se…
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- Affronti la vita con uno sguardo intersezionale.
- Sei una di quelle persone che ama tuffarsi nella complessità invece che rifuggirla.
- Ti piacciono le patatas bravas. 🍟